Collegati per un futuro più sostenibile

Dopo il COP22 svoltosi lo scorso novembre in Marocco, gli enti pubblici e aziende continuano a domandarsi quanto siamo sostenibili al momento e come possiamo ancora migliorare.

Non si può negare che i leader globali abbiano messo la sostenibilità tra le loro priorità. Per il nostro settore, essa rappresenterà una parte importante della strategia aziendale d'ora in avanti. Nonostante sia una responsabilità comune, ottimizzare l'efficienza delle risorse ha senza dubbio un forte impatto anche su tre elementi importanti per i profitti, ovvero aspetti sociali, economici e finanziari. In un mercato sempre più competitivo, si tratta di un fattore decisionale cruciale e per alcune aziende addirittura decisivo per il cambiamento.  

Sulla scorta delle discussioni in atto a livello globale, le aziende stanno andando oltre le piccole azioni per la sostenibilità adottando un approccio "top down" e cogliendo i vantaggi di una forte leadership e di strategie basate su azioni per il futuro. L'innovazione eco-sostenibile porta la sostenibilità a un livello successivo, incorporando una mentalità di attenzione verso l'ambiente nel DNA stesso dell'azienda, ad esempio ponendo l'attenzione su come ogni prodotto, servizio o attività influisce sull'ambiente in ogni fase del ciclo di vita. 

Nel 2004, Epson si è allineata alla piattaforma Global Compact delle Nazioni Unite, una piattaforma internazionale per le aziende sostenibili, ed è tra i 13.000 firmatari che lavorano insieme per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, come indicato dal Principio 9: "incentivare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie rispettose dell'ambiente". 

L'azienda sta facendo proprio questo, spingendosi ben oltre la sola riduzione dell'impatto ambientale proponendo nuovi prodotti, servizi, funzioni e utilizzi che cambino i comportamenti dei clienti e i processi di lavoro, come l'innovativo prodotto PaperLab. Annunciato alla fine del 2015, consente di riciclare la carta direttamente nell'ufficio tramite un processo a secco, creando così un "ecosistema" capace di ridurre le emissioni di gas serra, ₂aumentare i risparmi legati alla raccolta, allo smaltimento e alla logistica e risparmiare acqua, una risorsa ampiamente utilizzata nei processi di riciclo tradizionali.

Nell'ambito di un "quadro più grande" per la sostenibilità, l'azienda ha definito la sua ambiziosa Environmental Vision 2050, con l'obiettivo di ridurre del 90% le emissioni di gas serra ₂durante il ciclo di vita di tutti i prodotti e i servizi entro il 2050. Nel frattempo, la politica ambientale di breve termine SE25 di Epson è già in corso ed è finalizzata a un'attenzione strategica di lungo termine sulla sostenibilità con quattro aree di interesse, ovvero nuove prospettive, prodotti, produzione e una community per la sostenibilità ambientale. Nell'ambito di questa trasformazione da "azienda commerciale" ad "azienda sociale", l'obiettivo di Epson è fornire ai clienti tecnologia compatta, a risparmio energetico e di alta precisione, di cui un esempio è la sua nuova gamma di robot sempre più compatti e flessibili, che offrono più opportunità salvaspazio e riducono i consumi energetici.

Secondo i risultati per la sostenibilità dell'anno finanziario 2015, l'azienda ha già fatto grandi progressi verso la riduzione dell'impatto ambientale nei suoi prodotti e processi di produzione. Con una riduzione del 43,3% delle emissioni di gas serra, _2,una riduzione del 33% dei rifiuti e una riduzione del 55,4% del consumo di acqua, la salvaguardia dell'ambiente è di certo una priorità nell'agenda di Epson. Inoltre, applicando un approccio completo alla catena del valore, nel 2015 ha sottoposto a valutazione circa 1.300 business unit di 900 aziende al fine di selezionare i fornitori sulla base della sua politica di base per il procurement e comunicare il suo approccio alla responsabilità sociale d'impresa.

Nonostante la grande attenzione di enti pubblici e privati sull'argomento, una recente indagine condotta da Quocirca e commissionata da Epson ha rilevato che il 91% delle PMI non ha un dipendente responsabile della politica ambientale e che solo il 18% delle PMI ritiene che la sostenibilità sia un costo utile. ¹.

L'indagine, che è stata condotta tra 500 aziende europee, ha inoltre dimostrato che nonostante il 68% delle aziende affermi che l'attenzione all'ambiente sia un elemento sempre più importante nella loro organizzazione, solo il 23% di loro utilizza computer e stampanti a risparmio energetico. ².

Tuttavia, la notizia incoraggiante, e forse collegata al panorama legislativo e ai chiari vantaggi derivanti dalla sostenibilità, è che il 53% dei responsabili con potere decisionale delle aziende europee sostiene che la sostenibilità sia molto importante per le loro organizzazioni, con il 68% degli intervistati che afferma come sia divenuta più importante negli ultimi 12 mesi. ³.

Con i governi globali che continuano ad assumersi impegni sempre più gravosi per gestire i cambiamenti climatici nel breve periodo e dopo COP22, è giunto il momento per le aziende di includere la sostenibilità nel loro DNA, attuando cambiamenti concreti e duraturi che ci condurranno verso un futuro più sostenibile.