Esiste un allarmante divario tra la percezione dei cambiamenti climatici e la gravità dell’emergenza. Lo rivela un sondaggio Epson.
By Epson Italia Blog
In vista del vertice COP26 a Glasgow (Scozia) il prossimo novembre, Epson ha annunciato i risultati della ricerca Climate Reality Barometer (Barometro sulla realtà climatica) condotta in 15 Paesi(1), tra cui l’Italia, che raccoglie le opinioni delle persone in merito ai cambiamenti climatici e registra un divario potenzialmente allarmante tra la percezione della realtà climatica e la gravità dell’emergenza.
Il divario con la realtà: c’è (un preoccupante) ottimismo nonostante le evidenze
Henning Ohlsson, Director of Sustainability, Epson Europe, ha dichiarato: “L’emergenza climatica è davanti agli occhi di tutti ed è davvero preoccupante che così tante persone non ne riconoscano l’esistenza, o addirittura la neghino. È un campanello d’allarme per tutti, governi, aziende e singoli cittadini, affinché tutti collaborino in modo che il vertice COP26 prenda le decisioni e ispiri le azioni necessarie per mitigare i cambiamenti climatici”.
In Europa (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) l’ottimismo generale sulla capacità di evitare una crisi climatica registra un 39%, rispetto al pessimismo che sale al 33%; nello specifico, gli italiani ottimisti raggiungono il 38,8% contro un 34,1% che afferma di essere pessimista. Nel nostro Paese, i motivi più comuni a sostegno di questo atteggiamento di fiducia sono la crescente consapevolezza dell’opinione pubblica sui cambiamenti climatici (32,9%), la capacità della scienza e della tecnologia di fornire soluzioni (26,9%) e la transizione verso le energie rinnovabili (23,3%).
I pessimisti sono invece guidati principalmente dalla convinzione che le persone non sono consapevoli dei pericoli del cambiamento climatico (52,2%), dalla sensazione che c'è una mancanza di azioni da parte del governo (23,1%) e dall’idea che il passaggio a fonti di energia rinnovabile non sarà abbastanza veloce (14,8%).
Fare i conti con la realtà: la comprensione di fronte all’azione
Il Barometer indica che l’ottismismo è frutto dell’incapacità di riconoscere la reale gravità della situazione. In Europa, molti ritengono che la responsabilità di affrontare l’emergenza ricada su stati e industrie: tra gli intervistati, più di uno su quattro (27%) identifica i governi e il 18% le aziende come “più responsabili”.
In Italia, tra i fattori che maggiormente le persone associano ai cambiamenti climatici sono: l’aumento delle temperture globali (83,8%), la riduzione delle calotte glaciali (81,1%) e la maggiore siccità (80,8%), mentre i meno riconosciuti sono le migrazioni di massa (49,8%), le epidemie di insetti (51,7%) e le carestie (55,8%).
La realtà per le aziende: il momento di agire è adesso
Il Climate Reality Barometer suggerisce inoltre a tutte le aziende di adottare misure volte a contenere la crisi climatica, come l’uso di soluzioni sostenibili. Epson, ad esempio, ha sviluppato iniziative che permettono di ridurre l’impatto ambientale dei clienti attraverso tecnologie di stampa a freddo ad alta efficienza energetica, ma non solo: l’azienda si è prefissata l’obiettivo di passare al 100% di elettricità rinnovabile e si è impegnata in iniziative come il progetto RE100 per le energie rinnovabili, oltre ad aver sottoscritto partnership ad alto impatto, come quella con il National Geographic per proteggere il permafrost(2)
Yasunori Ogawa, presidente di Epson, ha commentato: “La scoperta del divario in merito alla reale situazione sul clima dimostra che la consapevolezza, unita all’azione, sarà fondamentale per affrontare l’emergenza. L’obiettivo di Epson è farsi portavoce di questa consapevolezza e offrire le tecnologie necessarie, sia per la nostra azienda che per le altre aziende e i consumatori, per apportare cambiamenti drastici. La sostenibilità è fondamentale per il nostro business plan ed è supportata da risorse significative, perché anche se sappiamo che c’è ancora molta strada da fare, crediamo di poter costruire un futuro migliore”.
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Epson è leader mondiale nel settore tecnologico e si impegna a cooperare per generare sostenibilità e per contribuire in modo positivo alle comunità facendo leva sulle proprie tecnologie efficienti, compatte e di precisione e sulle tecnologie digitali per mettere in contatto persone, cose e informazioni. L'azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni utili alla società attraverso innovazioni nella stampa a casa e in ufficio, nella stampa commerciale e industriale, nella produzione, nella grafica e nello stile di vita. Entro il 2050 Epson diventerà carbon-negative ed eliminerà l'uso di risorse naturali esauribili quali petrolio e metallo.
Guidato da Seiko Epson Corporation con sede in Giappone, il Gruppo Epson genera un fatturato annuo di circa 1.000 miliardi di Yen (circa 7,5 miliardi di euro).
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